Ladispoli, primi del ‘900. È quasi sera quando Mario Bardin raggiunge la fattoria Bondoli. L’incontro con l’austero patriarca, Filiberto, rivela subito di che pasta è fatto l’uomo, ma Mario non si fa intimorire e con la determinazione che lo caratterizza riesce a farsi ascoltare. Il giovane ha in mano una fotografia, un ritratto di famiglia, l’unica cosa rimasta del suo amico Ernesto con cui ha combattuto in Cina per sedare la rivolta dei boxer. Mario viene accolto in casa Bondoli ed è per lui l’inizio di una nuova vita: un lavoro a contatto con la terra, che amerà visceralmente, un matrimonio, i figli. Quello che nessuno sa è che il suo cuore però rimane intrappolato in un amore segreto, corrisposto ma impossibile, che attraverserà tutti gli anni della sua vita, sopravvivendo a ben due guerre. Un romanzo vero, che racconta della natura dell’uomo e dei suoi sentimenti: amore, odio, vendetta, invidia, lussuria, avidità, che perpetuano in un eterno ritorno, a prescindere dall’epoca e dai luoghi. Una saga famigliare che è anche uno spaccato di quasi un secolo di Storia d’Italia, da cui emerge l’avvento del Fascismo con tutte le sue intrinseche contraddizioni.